L'autore dei "Bastardi"punta su un nuovo genere. E vince la scommessa
Rifugiatosi in una vita tranquilla, un introverso professore si ritrova
improvvisamente a dover gestire il nipote minorenne e la sua
ingombrante eredità.
La vita di Massimo, professore di matematica vedovo e in pensione, si
è raggrumata attorno alla tranquilla quotidianità sull¿isola di Procida e a
qualche sporadica telefonata con la figlia Cristina, che vive al Nord. A
scardinare le sue abitudini arriva la notizia che la figlia e il genero sono
morti in un incidente e che all¿impatto è sopravvissuto solo il piccolo
Checco, in coma in ospedale. Massimo lascia l¿isola sperando di
potersi liberare in fretta di quel doloroso impiccio, ma una volta arrivato
a destinazione, capisce che non è possibile: in quanto tutore di
Checco, spetta a lui decidere delle sorti di un¿azienda da cui dipendono
le vite di molti. Ora la prevedibilità della matematica non può essergli di
nessun aiuto: dovrà mettersi in ascolto del cuore e disporsi ad
accoglierne il mistero.
Maurizio de Giovanni
Nato a Napoli nel 1958 è autore di numerose serie: dal Commissario
Ricciardi ai Bastardi di Pizzofalcone, da Mina Settembre a Sara. Dai
suoi romanzi, sempre in vetta alle classifiche e tradotti in tutto il mondo,
sono state tratte fortunate fiction televisive.
«De Giovanni torna in libreria con un romanzo lontano dai ¿suoi¿
Bastardi di Pizzofalcone, intimo, in cui l¿indagine è tutta interiore».
Wired
«Un viaggio interiore tra famiglia, perdita, dolore e il fascino immutabile
delle formule matematiche».
Maremosso
«Dieci anni dopo Il Metodo del Coccodrillo che gli valse il Premio
Scerbanenco, Maurizio De Giovanni fa una nuova scommessa
narrativa».
IlMattino.it