Ha vinto il Premio Strega 2021
Aiutato dal tempo e dalla distanza, l'autore disegna il ritratto tenero e
commovente di due amici scrittori scomparsi troppo presto.
"Noi viviamo due vite, entrambe destinate a finire: la prima è la vita
fisica, fatta di sangue e respiro, la seconda è quella che si svolge nella
mente di chi ci ha voluto bene."Ad aver amato i protagonisti di questo
libro, gli scrittori Rocco Carbone e Pia Pera, è Emanuele Trevi, che li
ha conosciuti da ragazzo e ha intrecciato con loro un profondo legame.
Lui, Rocco, rigido e ostinato, è un semiologo acceso da lampi di genio
e agitato da crisi tormentose. Lei, Pia, un¿erudita dall¿intelligenza
scintillante, scrittrice e traduttrice. La loro è la storia di un'amicizia che
attraversa gli anni, fino alla prematura scomparsa di entrambi, e che
diventa, nella limpida scrittura di Trevi, una riflessione sull¿identità e la
letteratura, sulle ferite e la fugacità dell¿esperienza umana.
Emanuele Trevi è nato a Roma nel 1964. Collabora al «Corriere della
Sera» e al «manifesto». Tra le sue opere: I cani del nulla, Senza verso.
Un¿estate a Roma, Il libro della gioia perpetua, Qualcosa di scritto, Il
popolo di legno e Sogni e favole.
"Questo di Trevi è un libro pervaso dalla luce dell¿amicizia, dalla forza
quieta e granitica del suo sentimento".
Lisa Ginzburg, Avvenire
"Uno dei libri che ho amato di più in questi ultimi anni".
Marco Missiroli
"Un libro che in queste settimane ho desiderato imparare a memoria,
incorporare le parole come fossero mie".
Concita De Gregorio, D, la Repubblica