Un grido contro il vuoto di valori e l’anestesia dell’anima
Paolo Crepet torna per aiutarci a ritrovare le nostre emozioni in una società sempre più focalizzata su se stessa.
In un’epoca in cui la vita era breve e travagliata, gli antichi hanno ricercato la felicità nella pace interiore. Poi sono arrivati la scienza e il progresso, e le ambizioni si sono spostate dal piano morale a quello materiale, spegnendo il pensiero critico e le emozioni. A pagarne le spese sono stati soprattutto i giovani, condannati alla fragilità da genitori iperprotettivi. Come uscirne? Emergendo dal bozzolo in cui ci siamo rinchiusi, coltivando l’imprevedibilità e l’empatia. Dopo il successo di Prendetevi la luna, Crepet torna ai temi che gli sono cari con un libro che alterna capitoli di riflessione ad altri di ricordi personali. Le sue parole sono un invito a “mordere il cielo” senza timore degli inciampi, perché sono proprio questi a costituire un indispensabile bagaglio della nostra capacità di far fronte alla vita.
Paolo Crepet
Psichiatra e sociologo, ha pubblicato, tra gli altri: Baciami senza rete, Il coraggio, Passione, Libertà, Vulnerabili, Oltre la tempesta, Lezioni di sogni e Prendetevi la luna.
“Guardo il mondo e mi accorgo che siamo immersi nell’atarassia, uomini e donne vagano imperturbabili, indifferenti, i loro legami emotivi lacerati, men che essenziali”.