La tragica odissea di un eroe qualunque
Scampato all’eccidio, un giovane soldato italiano attraversa molti orrori
prima di riuscire ¿ miracolosamente ¿ a ritornare.
Ha compiuto 101 anni, ma leggendo la sua storia sembra impossibile
possa esserci arrivato. Bruno Bertoldi, infatti, è l’ultimo sopravvissuto al
massacro di soldati italiani avvenuto nell’isola greca di Cefalonia dopo
l’armistizio dell settembre 1943. Scampato all’eccidio nazista, Bruno
s’illude di riuscire a tornare in Italia, ma non sarà così. Prima di
rivedere la sua famiglia dovrà compiere un viaggio infernale tra gulag,
campi di lavoro e campi di prigionia. Sfiorerà la morte decine di volte,
soffrendo la fame, il freddo, la perdita dei compagni e solo nell’ottobre
del 1945, finalmente libero, riuscirà a intraprendere il lungo cammino
verso casa. Un’odissea straordinaria e terribile, come la vita del suo
protagonista: un eroe qualunque, che non ha mai rinunciato all’umanità
e alla speranza.
«La vicenda umana di Bruno è immensa, epica, romanzesca, allegra
talvolta, ma assai più spesso drammatica e dolente».
Corriere.it
Filippo Boni (1980) si è laureato in Scienze Politiche all’Università di
Firenze con una tesi sui massacri nazisti in Toscana. Studioso del
Novecento e degli anni di piombo, giornalista, ha pubblicato svariati
saggi sulla Resistenza e sull’età contemporanea. È l’autore di Gli eroi
di via Fani (Premio Firenze-Europa).