L'emozionante conclusione della più bella storia di amicizia della narrativa italiana, terza classificata al Premio Strega 2015

Ultimo atto della quadrilogia che è entrata nel cuore di milioni di lettori, regalandoci le vite intrecciate di due protagoniste formidabili.

Si sono allontanate e ritrovate, cadute e poi rialzate. E adesso, nel capitolo conclusivo della burrascosa storia dell'amicizia tra Lenù, la figlia dell'usciere, e Lila, la figlia dello scarparo, lungo cinquant'anni di storia italiana, assistiamo all'ultimo faccia a faccia tra le due protagoniste nella Napoli tra il 1970 e oggi. Lenù, dopo l'inaspettato successo del romanzo d'esordio, si è rimessa sulle tracce di un amore del passato, mentre Lila, grazie alla propria lucida intelligenza, è decisa più che mai a riscrivere le regole del futuro, e non solo del proprio. L'una e l'altra, animate da un genio naturale o da un un'intelligenza caparbia, si troveranno a sfidare il potere sotterraneo di chi da sempre regge le fila del rione. Nel flusso della narrazione che ci travolge impetuoso qualcuno sparirà, qualcuno arriverà, qualcuno mostrerà il proprio vero volto, qualcuno prenderà il volo. E sarà un nuovo mistero, inafferrabile e geniale.

"Solo nei romanzi brutti la gente pensa sempre le cose giuste, dice sempre le cose giuste, ogni effetto ha la sua causa, ci sono quelli simpatici e quelli antipatici, quelli buoni e quelli cattivi, tutto alla fine ti consola".